Del calcio si sa che è stato inventato in Inghilterra, ma nonostante ciò molti altri paesi hanno aggiunto qualcosa alla storia e alla cultura di questo sport. Ad esempio agli italiani si associa l'idea della difesa, quando non addirittura del catenaccio. Quando invece si nomina l'Olanda, pressoché tutti la assoceranno all'idea del calcio totale.
Ciò si deve a una figura storica come quella di Rinus Michels, allenatore prima dell'Ajax di Amsterdam e poi della nazionale olandese. Michels plasmò un'idea di calcio in cui i ruoli non erano più fissi, ma ogni giocatore deve essere pronto ad assumere ruoli e posizioni differenti in base alle esigenze della squadra durante la partita. Il calcio totale deve la sua popolarità alla nazionale olandese ma soprattutto a Johann Cruijff. Il leggendario fuoriclasse veniva schierato inizialmente come centravanti, ma poi durante la partita partecipava alla manovra in svariate zone del campo, o meglio ovunque fosse potenzialmente vantaggioso per la sua squadra.
Questo approccio rivoluzionario è entrato profondamente nell'immaginario collettivo, anche se a livello di risultati non è stato altrettanto efficace. La nazionale olandese, nel periodo del "calcio totale", centrò solo due secondi posti mondiali e un terzo posto europeo. Il primo - e finora unico - trionfo internazionale a livello di squadre nazionali si deve alla favolosa Olanda del trio Van Basten-Gullit-Rijkaard, nell'Europeo del 1988.
Oggi il calcio di club in olanda ha due livelli professionistici veri e propri, la Eredivisie e la Eerste Divisie. Sotto a questi due campionati ci sono ben otto livelli di tornei di calcio dilettantistici, sempre su base nazionale o regionale. Poi c'è la coppa nazionale, denominata KNVB Beker, che coinvolge tutte le società professionistiche e anche diverse non professionistiche. La coppa nazionale è molto sentita e popolare tra gli appassionati, anche perché ha origini antichissime. La prima edizione risale al 1899, ovvero due anni dopo la disputa della prima edizione del campionato olandese.
Nonostante sia passato molto tempo da allora, ancora oggi il calcio in Olanda risente molto della filosofia del calcio totale. Nelle scommesse sul calcio quasi tutti i tornei nazionali olandesi sono considerati contesti in cui si pensa a segnare un gol in più dell'avversario, piuttosto che a subirne uno di meno. Non a caso si tratta di tornei in cui si assiste spesso a partite con molti gol o a scarti enormi, come dimostrato nella nostra guida sui campionati più e meno equilibrati.
C'è stato un periodo in cui i club olandesi hanno imperversato e dettato legge nelle principali competizioni europee come la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA. Tuttavia nel nuovo secolo la geografia del pallone è molto cambiata. Se una volta Ajax, Feyenoord e PSV erano spesso e volentieri tra le favorite nelle quote sul calcio, oggi il loro è più un ruolo di fucine di giovani talenti. I settori giovanili dei club di Eredivisie sono tra i più avanzati e prolifici al mondo, e producono un numero incredibile di futuri campioni. Ciò è in parte anche dovuto a quella filosofia del calcio totale di cui si parlava prima, poiché ai calciatori viene insegnato fin dalla giovanissima età a saper fare un po' di tutto, sul campo. E nel calcio di oggi, queste doti sono indispensabili per sfondare ad altissimi livelli.